domenica 20 dicembre 2020

STOPPIE

 



Coi piedi nella neve

lontane dalle stelle

aspettano un'altra tormenta

che le seppellisca per sempre

loro ormai senza frutti

ultimo retaggio

di ciò che è stato

di una vita finita

dentro a un robot d'acciaio

che ha tagliato

chi più chi meno

non uno sguardo

non una scelta

non un destino

restare ancora un po'

figure sconfitte non finite

croci scure

in piedi barcollanti

nere di paura

e un ricordo almeno

di verdi foglie e

dorate pannocchie

di grossi grani turgidi

di foglie mosse al vento

di nidi nascosti e

uccelli timidi a sfiorarle

un attimo di blu

e poi il bianco

senza profumo

il bianco assoluto

G.T.


lunedì 7 dicembre 2020

John my Love


40 anni fa, l'otto dicembre 1980, John Lennon venne assassinato a New York ma la sua musica rimarrà per sempre nei nostri cuori come messaggio di pace amore e speranza universale! Thank you John my love❤

«L'esplosione del dolore, della sorpresa e della devastazione collettiva che ha seguito la morte di Lennon ha avuto la stessa risonanza ed intensità della reazione all'uccisione di una figura di statura mondiale: un politico audace e popolare come John o Robert Kennedy, o un leader spirituale, come Martin Luther King. Ma Lennon era una creatura di poetica metafora politica, e la sua coscienza spirituale era diretta verso l'interno, come un modo per nutrire ed ampliare la propria forza creativa. Ecco cosa ha creato sconcerto, e fatto la differenza, lo shock della perdita della sua immaginazione, delle tracce penetranti e pervasive del suo genio, ed è stata proprio la perdita di tutto ciò, in modo così brusco e terribile, che è stata pianta la scorsa settimana in tutto il mondo».
— Jay Cocks, Time, 22 dicembre 1980[39]