Se si potesse concentrare in
un'immagine la completa maturità dell'estate così come si
manifesta nelle nostre belle terre alpine fino alla Provenza, la sua
raffigurazione, semplice ed icastica, coinciderebbe col fiore che
meglio la rappresenta: il Girasole.
Tournesol, Soleil, Viro-soulèu,
Viro-soulèlo o Virasolelhs - come titola anche un lavoro di Sergio
Berardo datato 2007 nel venticinquennale del suo storico gruppo
musicale i ' Lou Dalfin', mitici protagonisti della rinascita ma
soprattutto di un'originale rilettura della musica occitana.
L'Helianthus annuus, così
denominato dal Linneo, ha un fusto alto e robusto, foglie alterne e
ovali, larghi fiori gialli a grande corolla, nel linguaggio botanico
'enorme capolino', semi ellittici in un cuore largo e scuro
contornato da folte e spettinate protuberanze giallo oro.
Un po' naif , come in un
disegno/stereotipo del sole fatto da bambini : cerchio centrale con
una serie di propaggini, raggi o petali che si allargano all'esterno.
Ridente e bonario. niente è più
simile a un piccolo sole in terra e proprio a quest'astro sembra che
la pianta appartenga, amandolo a tal punto da orientare la calatide
verso di esso e inseguendolo dall'alba al tramonto senza mai
distrarsi. Originario delle Americhe, da cui ci giunse circa cinque
secoli fa, è ormai naturalizzato in Europa al punto da essere
considerato dagli agricoltori un infestante. Solo a guardarlo, nei
suoi colori caldi e solari, sprigiona energia e forza vitale.
Simbolo della dedizione
incondizionata ( fors'anche di servilismo) dovrebbe aiutarci a
riflettere su alcuni aspetti dell'amore. Amato a sua volta
incondizionatamente da poeti e artisti, questo fiore, il più celebre
fra gli eliotropi, ci ha donato emozioni profonde.
Del girasole, 'impazzito di luce'
per sempre consacrato da Montale, Oscar Wilde fece il simbolo
del suo movimento culturale. Ne portava uno in mano, vezzosamente,
passeggiando per Piccadilly. Van Gogh nella sua casa di Arles in
Provenza dipinse gli innumerevoli girasoli recisi nella serie 'in
vaso', osservandoli in ogni momento del loro fiorire e sfiorire,
profondendo in essi gioia, energia ma anche tormento, attraverso
forme e colori densi e innovativi : “sarà una sinfonia di giallo e
blu” scrisse al fratello. Così li sognò, trasgressivi e contorti,
in quelle estati del 1887 e 1888 ( la maggior parte di queste opere,
sette su undici, vennero dipinte proprio in agosto).
Passando dalla medicina
dell'anima, in questo caso l'arte, a quella del corpo (certamente
complementari), l'utilizzazione di questa pianta solare in
fitoterapia riguarda fiori e foglie. Raccomandata per alcune
affezioni febbrili, principalmente pleurite e malaria. anche in
omeopatia l'helianthus annus viene indicato ancora per malaria e
affezioni della milza
Dai semi si estrae un olio molto
ricco di acidi grassi polinsaturi, particolarmente raccomandato in
cucina, purché sia di prima torchiatura a freddo, utile nei casi di
ipercolesterolemia e arteriosclerosi (Valnet)
Decotti, tinture ed estratti
fluidi, tra scienza e natura, per curare i malanni.
Ma per aumentare le difese
immunitarie - senza controindicazioni - occorre soltanto un po' di
humor come quello molto 'british' di Maureen e Bridget Boland, argute
scrittrici inglesi che ne 'Il giardino delle vecchie signore' ci
narrano: “il girasole vi darà la matematica certezza che il
prossimo continuerà a mostrarvi i segni del suo interesse e della
sua simpatia. Bisogna avvolgerlo in una foglia di lauro e a un dente
di lupo e va colto quando il sole, in agosto, è nel Leone”. Ma
aggiungono: “se durante un party piuttosto allegro un audace
corteggiatore non si deciderà a concludere malgrado il talismano...
toccherà a voi prendere l'iniziativa”
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