Coi piedi nella neve
lontane dalle stelle
aspettano un'altra tormenta
che le seppellisca per sempre
loro ormai senza frutti
ultimo retaggio
di ciò che è stato
di una vita finita
dentro a un robot d'acciaio
che ha tagliato
chi più chi meno
non uno sguardo
non una scelta
non un destino
restare ancora un po'
figure sconfitte non finite
croci scure
in piedi barcollanti
nere di paura
e un ricordo almeno
di verdi foglie e
dorate pannocchie
di grossi grani turgidi
di foglie mosse al vento
di nidi nascosti e
uccelli timidi a sfiorarle
un attimo di blu
e poi il bianco
senza profumo
il bianco assoluto
G.T.
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