I colori della collina autunnale ci compensano della lenta ma continua
riduzione della luce solare diurna ed è un' incredibile sorpresa,
ogni anno come un regalo inatteso, quando nell'orto di campagna e
lungo la piccola siepe del muretto di casa, in mezzo al fogliame già
cadente, cominciano a spiccare intensamente quei lanternini di un
bell'arancio vivo che ci restituiscono l'illusione dell'estate piena
anziché agli sgoccioli.
Sono
gli straordinari frutti dell'Alchechengio
o Alicacabo
(l'halikakabos descritto da Dioscoride) o
Chichingero,
dall'arabo al-kakang
o lanterna cinese.
Physalis Alkekengi
nella dizione scientifica,
'fusalis' ovvero
'bolla' o 'vescica'
che, proprio in attinenza alla forma ma soprattutto alle sue
proprietà, viene anche denominata Vescicaria,
indicata nella medicina naturale proprio come depurativo delle vie
urinarie, soprattutto per chi soffre di gotta, renella o calcoli
renali, nonché come antiossidante e fonte di vitamine.
E'
una Solanacea,
come il pomodoro e la patata, ma la sua unica parte commestibile è
la bacca autunnale, piccola, tonda e lucida, di colore intenso,
avvolta nell'involucro a palloncino cui si confà il delizioso
termine francese di 'amour-encage'
ovvero 'amore in gabbia'.
Anche nota per la sua forma come ciliegia d'inverno,
cérèy'so d'amour,
cérèy'so dis
jusioous (Mistral) e,
sempre in Provenza,
'érbo di serp'.
Forse quest'ultima in riferimento alla sua radice rizomatosa che
striscia sotto terra con grande vigore propagando la pianta di anno
in anno.
Il
fiorellino bianco e poco appariscente, spesso confuso con quello
della fragola, sboccia tra primavera e estate a seconda
dell'altitudine. Ma il culmine dell'esuberanza di questa pianta molto
decorativa si esprime proprio in ottobre quando le bacche colorate,
racchiuse nel lampioncino cartaceo rosso-arancio, evocano
un'incredibile festa di luce esorcizzando l'arrivo dei mesi più bui.
Come
sostengono la Cromologia
o psicologia del colore, nonchè la Cromoterapia,
già nota fin dagli antichi Egizi per la cura di alcuni disturbi
psicosomatici attraverso applicazioni di luce colorata, le tonalità
calde dei rossi, gialli o aranciati, stimolano emozioni che aumentano
la tonicità dell'organismo. Migliorano infatti l'attività muscolare
e quella circolatoria, regolatrici di pressione sanguigna, frequenza
cardiaca e respiratoria, con un
buon incremento dell'energia
vitale, proprio quella che in autunno tende invece normalmente a
regredire all'unisono con il letargo della natura.
Molto
usati come decorazioni ornamentali nelle ricorrenze di Hallowen e un
po' più in là nelle festività natalizie per la vivacità del loro
colore benaugurale, i Palloncini,
altro nome con cui sono conosciuti gli alchechengi, se essiccati a
testa in giù e privati delle foglie durano per lungo tempo e
regalano a mazzi e composizioni un tocco di stile.
Apprezzati
dagli artisti li troviamo in molti quadri che raffigurano 'Nature
morte'. Il pittore
viennese Egon Schiele, tra i principali esponenti
dell'espressionismo, accostò un ramo di alchechengi al suo volto,
forse una metafora, nel celebre ed inquietante 'Autoritratto' del
1912.
In
Francia al momento della vendemmia si preparava, con le stesse
modalità del vino d'uva, un vino
d'Alchechengi dal
gusto gradevole e dalle comprovate proprietà diuretiche.
Il
sapore delle bacche ricchissime di vitamina C (ne
contengono circa il doppio del limone), a
metà tra quello dei lamponi e degli agrumi, non
sempre è gradito perché un po' aspro quando i piccoli frutti non
sono ancora del tutto maturi. Diventa invece una prelibatezza in
abbinamento con il cioccolato fondente.
Il
procedimento, piuttosto semplice, consente persino il 'fai
da te' casalingo. Per
servire uno squisito dessert si può scegliere di intingere
direttamente i piccoli frutti a ciliegina nel cioccolato già
precedentemente sciolto (un po' come per la bagna
cauda è
meglio se si fa in compagnia) tenendoli per il calice risvoltato in
su in modo da non scottarsi.
Oppure,
raffreddati, trasformarli in deliziosi dolcetti al cioccolato da
disporre su un piatto a mo' di
bon bon in vista
delle festività di fine anno. Sublime per chi ama gusti esotici e
sapori insoliti.
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