lunedì 6 agosto 2018

NEL GIRASOLE I SIMBOLI DELL'ESTATE


Se si potesse concentrare in un'immagine la completa maturità dell'estate così come si manifesta nelle nostre belle terre alpine fino alla Provenza, la sua raffigurazione, semplice ed icastica, coinciderebbe col fiore che meglio la rappresenta: il Girasole.
Tournesol, Soleil, Viro-soulèu, Viro-soulèlo o Virasolelhs - come titola anche un lavoro di Sergio Berardo datato 2007 nel venticinquennale del suo storico gruppo musicale i ' Lou Dalfin', mitici protagonisti della rinascita ma soprattutto di un'originale rilettura della musica occitana.
L'Helianthus annuus, così denominato dal Linneo, ha un fusto alto e robusto, foglie alterne e ovali, larghi fiori gialli a grande corolla, nel linguaggio botanico 'enorme capolino', semi ellittici in un cuore largo e scuro contornato da folte e spettinate protuberanze giallo oro.
Un po' naif , come in un disegno/stereotipo del sole fatto da bambini : cerchio centrale con una serie di propaggini, raggi o petali che si allargano all'esterno.
Ridente e bonario. niente è più simile a un piccolo sole in terra e proprio a quest'astro sembra che la pianta appartenga, amandolo a tal punto da orientare la calatide verso di esso e inseguendolo dall'alba al tramonto senza mai distrarsi. Originario delle Americhe, da cui ci giunse circa cinque secoli fa, è ormai naturalizzato in Europa al punto da essere considerato dagli agricoltori un infestante. Solo a guardarlo, nei suoi colori caldi e solari, sprigiona energia e forza vitale.
Simbolo della dedizione incondizionata ( fors'anche di servilismo) dovrebbe aiutarci a riflettere su alcuni aspetti dell'amore. Amato a sua volta incondizionatamente da poeti e artisti, questo fiore, il più celebre fra gli eliotropi, ci ha donato emozioni profonde.
Del girasole, 'impazzito di luce' per sempre consacrato da Montale, Oscar Wilde fece il simbolo del suo movimento culturale. Ne portava uno in mano, vezzosamente, passeggiando per Piccadilly. Van Gogh nella sua casa di Arles in Provenza dipinse gli innumerevoli girasoli recisi nella serie 'in vaso', osservandoli in ogni momento del loro fiorire e sfiorire, profondendo in essi gioia, energia ma anche tormento, attraverso forme e colori densi e innovativi : “sarà una sinfonia di giallo e blu” scrisse al fratello. Così li sognò, trasgressivi e contorti, in quelle estati del 1887 e 1888 ( la maggior parte di queste opere, sette su undici, vennero dipinte proprio in agosto).
Passando dalla medicina dell'anima, in questo caso l'arte, a quella del corpo (certamente complementari), l'utilizzazione di questa pianta solare in fitoterapia riguarda fiori e foglie. Raccomandata per alcune affezioni febbrili, principalmente pleurite e malaria. anche in omeopatia l'helianthus annus viene indicato ancora per malaria e affezioni della milza
Dai semi si estrae un olio molto ricco di acidi grassi polinsaturi, particolarmente raccomandato in cucina, purché sia di prima torchiatura a freddo, utile nei casi di ipercolesterolemia e arteriosclerosi (Valnet)
Decotti, tinture ed estratti fluidi, tra scienza e natura, per curare i malanni.
Ma per aumentare le difese immunitarie - senza controindicazioni - occorre soltanto un po' di humor come quello molto 'british' di Maureen e Bridget Boland, argute scrittrici inglesi che ne 'Il giardino delle vecchie signore' ci narrano: “il girasole vi darà la matematica certezza che il prossimo continuerà a mostrarvi i segni del suo interesse e della sua simpatia. Bisogna avvolgerlo in una foglia di lauro e a un dente di lupo e va colto quando il sole, in agosto, è nel Leone”. Ma aggiungono: “se durante un party piuttosto allegro un audace corteggiatore non si deciderà a concludere malgrado il talismano... toccherà a voi prendere l'iniziativa”





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